Risarcimento per danni da vaccino

Risarcimento per danni da vaccino

La possibilità di ottenere un risarcimento danni da vaccino è riconosciuta in Italia in base a quanto stabilito dalla legge 210/92, volta a regolamentare contestualmente i casi di danni accertati correlati a trasfusioni e somministrazioni di emoderivati infetti. La pandemia di Covid-19, con la necessaria e conseguente campagna vaccinale organizzata a livello nazionale, ha visto aggiornarsi la casistica in materia, con disposizioni ad hoc per i casi di dimostrata correlazione tra la somministrazione del vaccino anti Sars-CoV2 ed eventi avversi tali da arrecare danno all’integrità psico-fisica del soggetto vaccinato.

Danni da vaccino: quando e se procedere con la richiesta di risarcimento

Posto che rispetto ai danni da vaccino risarcimento e termini della richiesta di indennizzo non possono prescindere, come in nessun caso di denuncia per lesioni in ambito sanitario del resto, dalla piena e certa dimostrazione della correlazione tra evento e danno riportato, può essere utile fare il punto su quanto previsto dalla legge in tal senso per sapere quando, se e come procedere.

La legge 210 del 25 febbraio 1992, stabilendo il diritto a un indennizzo per “chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica”, non fa che regolare il principio secondo il quale, avendo lo Stato facoltà di imporre trattamenti sanitari obbligatori a tutela della salute pubblica, da intendersi come bene primario, ha altresì disposto forme di risarcimento, riconosciute in base a specifici presupposti e requisiti, per eventuali danni riscontrati in conseguenza

La Corte Costituzionale si è pronunciata in questo senso, arrivando ad includere nel novero dei potenziali beneficiari del risarcimento da parte dello Stato tutti coloro che accertano un danno quand’anche la vaccinazione fosse solo raccomandata e non obbligatoria. Questo perché si considera che la risposta individuale e collettiva al dovere di solidarietà e alla tutela della salute pubblica dia nella pratica gli stessi diritti riconosciuti in caso di adesione obbligatoria a una campagna vaccinale.

Risarcimento per danni da vaccino: come procedere

Danni da vaccino: l’iter per il risarcimento

Chi è intenzionato a richiedere un indennizzo per danni da vaccino dovrà rivolgersi in prima persona, oppure delegando terzi allo scopo, all’Azienda Sanitaria di competenza in base al comune di residenza, consegnando tutta la documentazione richiesta e sottoponendo il caso a verifica tramite apposita istruttoria. È poi l’Azienda Sanitaria a inoltrare il tutto alla CMO (Commissione Medica Ospedaliera) che convocherà il richiedente per approfondire il caso, stabilire o meno il nesso causale tra il danno riportato e la vaccinazione eseguita, verificare che la richiesta rispetti i termini, anche temporali, di inoltro, nonché per classificare il danno in base alla gravità. Ne seguirà un verbale, recapitato dall’Azienda Sanitaria al richiedente ed eventualmente contestabile entro 30 giorni dal ricevimento.

Tempistiche della richiesta di risarcimento per danni da vaccino

Secondo quanto disposto all’articolo 6 della legge 210/92, in caso le infermità siano riconosciute e si aggravino nel tempo, il danneggiato ha 6 mesi per chiedere una revisione del caso tramite l’Azienda Sanitaria, al fine di ottenere un indennizzo corrispondente all’effettivo diritto. È altresì riconosciuto un risarcimento aggiuntivo a coloro i quali è stato già riconosciuto un danno e certificano l’insorgere di una seconda patologia conseguente allo stesso evento, vaccino o trasfusione che sia.

La richiesta di risarcimento va inoltrata entro e non oltre tre anni a partire dal momento in cui l’interessato risulta a conoscenza del danno subito. Quando l’evento avverso implica il decesso, gli eredi hanno la possibilità, entro 10 anni dalla morte del soggetto, di fare richiesta di uno specifico indennizzo una tantum.

Calcolo della quota di indennizzo per danni da vaccino

Il calcolo della quota di indennizzo spettante al singolo caso si basa su tabelle approntate allo scopo, secondo quanto disciplinato dalle leggi in materia. È possibile rivolgersi a consulenti e avvocati specializzati nel risarcimento danni per ottenere un riscontro su misura. Nel caso specifico della vaccinazione anti Covid-19, un fondo dedicato è stato messo a bilancio dal Ministero della Salute per gli anni 2022 e 2023. Il Ministero provvede alla liquidazione dei danni con il tramite delle Regioni e delle Province Autonome, impegnandosi a monitorare periodicamente le richieste di accesso ai risarcimenti.

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